NUOVO: IL MOVIMENTO « MARANATHA CONVERSION » PRESENTA

maratONE DI PREGHIERA, le « MaranatONE »

« Dio è amore » (1Gv 4, 8).

« Dove sono due o tre riuniti nel mio nome,
lì sono io in mezzo a loro. » (Mt 18, 20)

« Io sono la vite, voi i tralci.
Chi rimane in me, e io in lui, porta molto frutto ;
perché senza di me non potete far nulla. » (Gv 15, 5)

Perché?

Sentiamo parlare di tante crisi nel mondo. Il movimento Maranatha, allora, propone di organizzare « scudi di preghiere » contro le tenebre che avvolgono il nostro pianeta. Ognuno di noi, al riguardo, si sente debole e impotente. Sul piano politico e spirituale, l’unione fa la forza. Il curato d’Ars diceva del cristiano: « È un uomo che unisce tutte le sue azioni, le sue pene, le sue preghiere e tutti i battiti del suo cuore ai meriti dell’intera Chiesa … è pressoché simile a colui che prepara un mucchio di paglia e gli dà fuoco: la fiamma sale altissima, formando un braciere. Ma non si metta fuoco solo alla paglia, perché si spegne subito ». Per risvegliare il fervore, occorre organizzare « Maratone di preghiera », ossia momenti intensi di preghiera articolati in due giorni.

Chi?

Come ben sappiamo, in tutto il mondo tanti non credenti si recano nei santuari a pregare con fervore per i loro cari e per la pace. Sappiamo anche che molte altre religioni presentano aspetti in antitesi con il cristianesimo. Tuttavia l’uomo, per sua natura, ha una coscienza che gli fa capire che mentire, rubare, trasgredire, uccidere non è cosa buona, e che lo spinge a prendersi cura dei propri cari e a rendere onore a Dio, obbedendo alla Sua volontà. Ciò premesso, noi, che siamo cristiani, vogliamo iniziare a radunare tanti altri cristiani di diverse denominazioni, creando insieme una nuova forza per unirci a fedeli di altre tradizioni spirituali, al fine di intercedere per la guarigione del mondo.

Quando?

Le Maratone di preghiera si svolgono ogni 5 e 6 del mese. Le « Maranatone » iniziano con una giornata di dialogo ogni 4 del mese.

Una giornata di dialogo ogni 4 del mese?

Papa Francesco continua a chiederci di incontrare gli altri, divenire loro amici, fratelli e sorelle, di abbattere i muri eretti da chi intende generare il caos. Creare uno spazio di dialogo spirituale e fraterno che permetta incontrarsi regolarmente, anche ogni mese, è diventato indispensabile per rispondere alle sfide di chi intende provocare dissidi fra gli abitanti del mondo. Ogni 4 del mese, alla vigilia di ogni « Maranatona », viene proposto un incontro culturale sull’arte, una mostra, uno spettacolo e/o testimonianze di artisti o ancora la proiezione di un film o di un documentario su un tema spirituale. L’arte è un argomento universale capace di travalicare le differenze, di favorire l’incontro e il dialogo fra persone molto diverse.

Come? Con la preghiera del cuore.

Questa « Maranatona » può assumere varie forme. I cattolici possono utilizzare i salmi, la preghiera di Gesù, l’inno acatista alla Madre di Dio, il rosario, i canti di lode, l’adorazione eucaristica, una lettura più lunga della Parola di Dio, una via crucis, una devozione particolare (la coroncina alla Divina Misericordia, la devozione al Sangue Prezioso…) .

Ovviamente la persona responsabile dovrà avere il permesso del rettore del santuario o del parroco. Il gruppo potrà iniziare a due o tre voci. Le preghiere hanno un carattere sufficientemente universale. Ogni tanto si cercherà di cambiare animatore.

È possibile e opportuno vivere momenti di preghiera silenziosa durante l’adorazione al Santissimo Sacramento. Insistiamo sul fatto che si tratta di giornate di preghiera del cuore e non di catechesi; queste ultime sono molto importanti, ma non rientrano nella vocazione delle « Maranatone ».

Il digiuno!

I partecipanti che lo desiderino possono unire alla loro preghiera un percorso di digiuno per rispondere all’invito di Gesù che disse: « Se avrete fede pari a un granello di senape, direte a questo monte: ‘Spostati da qui a là, ed esso si sposterà, e nulla vi sarà impossibile. Ma questa razza di demoni non si scaccia se non con il digiuno e la preghiera’ »(Matteo 17, 21).
Qualunque sia la forma di preghiera e di digiuno praticata, la decisione sta alla persona che si senta chiamata a far parte di una
« Maranatona ».
Suggeriamo di considerare il digiuno come un tempo di concreta condivisione con fratelli e sorelle meno fortunati. Chi vorrà potrà offrire l’equivalente del prezzo dovuto o pasti non consumati a una struttura caritativa di propria scelta.
Le « Maranatone » propongono di sostenere la fondazione pontificia
« Aiuto alla Chiesa che soffre », che aiuta cristiani di ogni parte del mondo.

Dove?

Le « Maranatone » si svolgono in luoghi spirituali importanti: per i cattolici, soprattutto in santuari mariani riconosciuti, ivi compresi i luoghi dimenticati da generazioni. Ma lo Spirito Santo ne potrà indicare altri…
I fratelli e sorelle di altre denominazioni cristiane o di altre tradizioni religiose possono sentirsi chiamati a fondare un gruppo nei loro templi, moschee, sinagoghe o semplicemente nella natura… e noi possiamo ritrovarci ogni 4 del mese per condividere momenti preziosi di dialogo su temi spirituali.

Ricordiamo di ottenere il consenso preliminare del responsabile del luogo (chiesa, basilica, tempio, santuario, sinagoga…) nel caso di una preghiera che riunisca più di due o tre persone (dunque, un gruppo).

Per le « Maranatone » non esistono luoghi più importanti di altri. TUTTI sono unici e indispensabili.
Assumiamoci la responsabilità di questi luoghi benedetti. Diventeranno per noi delle « piccole arche di Noé », dove potremo ritornare alle nostre origini, rifugiarci, anche in un altro giorno del mese, ogni volta che ne abbiamo bisogno! L’idea è di pregare continuamente, di pregare con il cuore… Con il nostro fedele impegno potremo riaccendere la fiamma di questi luoghi preziosi, restituire loro la missione di luoghi privilegiati per l’incontro con Dio, qualsiasi aspetto Egli abbia nel nostro cuore.

LE « MARANATONE » SOTTO LA PROTEZIONE DELLA NOSTRA SIGNORA DI GUADALUPE

Giovedì 18 gennaio 2018, nella basilica di Nostra Signora di Guadalupe, abbiamo ricevuto una riproduzione, a dimensione naturale, dell’immagine miracolosa donata dalla Madonna a San Juan Diego il 12 dicembre 1531. Questa reliquia è ora esposta al Centro di Pace Sakramento a Medjugorje. L’abbiamo scelta come protettrice del movimento delle Maranatone poiché la Madonna di Guadalupe è la Protettrice della Vita. Per questo motivo abbiamo deciso di inserire nel nostro logo un elemento dell’icona, un fiore a quattro petali posto sul ventre di Maria. Per gli aztechi questo fiore, chiamato « Nahui Ollín » o « a quattro movimenti », riassumeva tutte le conoscenze del mondo, un mondo già distrutto quattro volte. Il segno centrale indicava il Quinto Sole, epoca in cui viveva l’umanità. Il Nahui Ollín era conosciuto da tutte le civiltà mesoamericane come gli olmechi, i Maya o i Toltechi.

Questo semplice fiore, chiamato anche gelsomino messicano, è la manifestazione di Dio che è onnipresente, eterno, sempre in movimento, in quanto maestro della vita, maestro del cielo e della terra. Gli aztechi erano convinti che il Quinto Sole sarebbe stata l’ultima creazione dell’umanità, un’era che sarebbe terminata con un grande terremoto.

È anche il fiore del sole, sempre in movimento. Poiché il sole era celebrato nel giorno della festa del Nahui Ollín, questo fiore rappresentava i quattro punti cardinali o le quattro direzioni dell’Universo.

Sulla pietra del sole del calendario azteco si trova, al centro, il Quinto Sole, che funge da perno attorno al quale ruotano le altre quattro epoche in movimento del Nahui Ollín, simbolo del centro della storia, principio e fine del mondo, che integra tutti i valori culturali e religiosi della civiltà messicana. Il numero 5 si riferisce al rapporto fra l’umanità e il divino. Il fiore Nahui Ollín è collocato sul ventre dell’immagine miracolosa.

Nel « Nican Mopohua », la Madonna si presenta come madre di Ipalnemohuani e di Tloque Nahuaque, due nomi di Dio unico creatore. Il Nahui Ollín, collocato nel luogo del feto, annuncia agli aztechi che l’essere da Lei portato in grembo sarà il Dio del Quinto Sole. Huitzilopochtli, sole belligerante e sanguinoso, verrà definitivamente sconfitto e sostituito da una civiltà in perfetta armonia con il cosmo. È la promessa che Quetzalcóatl, al suo ritorno, fece al suo popolo.

MEDJUGORJE,  CUORE DEL MOVIMENTO DELLE « MARANATONE »

Il santuario di Medjugorje occupa un posto tutto particolare in seno al movimento mondiale delle  « Maranatone »: Medjugorje, infatti, attira fedeli da tutto il mondo con testimonianze di numerose conversioni, ma anche perché si trova in un Paese-simbolo come la Bosnia Erzegovina, cuore geografico dell’Europa ma anche punto d’incontro fra Oriente e OccideIn tale Centro, inoltre, vengono offerti momenti di riflessione e formazione a coloro che intendono coinvolgersi, impegnarsi di più nel movimentonte.

Al Centro di Pace Sakramento vengono proposte le « Maranatone » che si svolgeranno a Medjugorje da febbraio 2019.

C’est aussi au Centre de la paix Sakramento que sont offerts des temps de réflexions et de formations pour ceux qui veulent s’investir, s’engager davantage dans le mouvement.

Una rete…

Da un luogo all’altro, da una « maratona di preghiera » all’altra, le persone faranno amicizia in un clima di fraternità spirituale. Si creerà sicuramente una sinergia che risulterà feconda anche sul piano delle opere.

Carta del volontariato: in corso d’elaborazione.

 

Contattaci…

Vuoi partecipare a questo movimento? Vuoi sapere se una « Maranatona » esiste già da te? Vuoi avviare una « Maranatona »?

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Il movimento di « Preghiera Maratona » attualmente attivo nel mondo: